Esperimenti di termologia1° esperimentoTITOLO:
Dilatazione
volumica di corpi solidi SCOPO:
Verificare che un corpo che riceve calore aumenta il proprio volume MATERIALI:
Sfera di metallo, asta di ferro, anello, becco bunsen,
cronometro.
2° esperimentoTITOLO: La
dilatazione lineare SCOPO:
Verificare che un corpo sviluppato in lunghezza che riceve calore aumenta la
propria lunghezza, e che materiali diversi che ricevono la stessa quantità di
calore si dilatano in modo differente. MATERIALI:
scala graduata con ago, cronometro, becco bunsen, aste di ottone, ferro e
alluminio. PROCEDIMENTO:
Abbiamo
riscaldato per un minuto esatto le tre aste di metalli differenti, collegate ad
un ago, in modo tale che, allungandosi, provocavano la rotazione dell'ago. L'ago
era sufficientemente lungo da permetterci di visualizzare chiaramente
l'allungamento, che, altrimenti, sarebbe stato difficile da quantificare. 1)
con l'asta di alluminio l'ago si sposta in senso orario di 6 tacche. 2)
con l'asta di ottone l'ago
si sposta di 5 tacche. 3)
con l'asta di ferro l'ago si
sposta 2,5 tacche. Questo
significa che l'alluminio rispetto all'ottone e al ferro ha un maggiore
coefficiente di dilatazione lineare. (by Marco Gianformica, 1D)
3° EsperimentoTITOLO:
Conducibilità
termica SCOPO:
Valutare la velocità di propagazione del calore
(conducibilità termica) attraverso tre corpi solidi differenti MATERIALE:
aste
di ottone, ferro, alluminio, palline di plastica, plastilina, cronometro, becco
bunsen Le
modalità in cui il calore si trasmette nei solidi è diversa rispetto ad un
fluido (liquido o aeriforme) e rispetto al vuoto. In particolare nei solidi
prevale la conduzione. PROCEDIMENTO: Su ogni asta metallica abbiamo disposto ad intervalli regolari 4 palline di plastica attaccate all'asta con della plastilina. Successivamente abbiamo messo il becco bunsen al punto d'incontro delle tre aste e abbiamo aspettato cronometrando che ogni pallina cadesse dall'asta. Ecco i tempi di caduta di ogni pallina.
Per
concludere: la conducibilità termica nell'alluminio è maggiore rispetto
all'ottone e rispetto al ferro, che, fra i materiali esaminati, possiede la
conducibilità più bassa.
(by Marco
Gianformica, 1D)
4° EsperimentoTITOLO: dilatazione volumica di corpi liquidi SCOPO: verificare che aumentando la temperatura di un corpo liquido aumenta anche il suo volume. MATERIALE: Becco bunsen, treppiede, reticella, becher da 1000 ml con acqua, tre provettoni contenenti olio acqua e alcool con tappi forati, 3 tubi di vetro, termometro, pennarelli, metri. PROCEDIMENTO: Abbiamo posizionato sopra il treppiedi il becher da 1000 ml contenente acqua, abbiamo inserito il termometro e i tre provettoni con i tre tubi di vetro (Ø 5,7 mm). Dopo aver registrato la temperatura iniziale segnata dal termometro (21 °C) e la sua sensibilità (1 °C), abbiamo collocato il becco bunsen sotto il treppiedi. Ogni 10 °C, sino a 81 °C, abbiamo indicato il livello raggiunto dai vari liquidi con un pennarello. Al termine abbiamo misurato l'incremento del livello (Dl) per ciascun liquido e abbiamo registrato i dati su una tabella.
5° EsperimentoTITOLO: pressione e temperatura di ebollizione SCOPO: verificare che la temperatura di ebollizione dipende dalla pressione dell'ambiente circostante. MATERIALE: Becher da 250 ml con acqua, termometro, campana di vetro, pompa per il vuoto. PROCEDIMENTO: Abbiamo posizionato all’interno della campana di vetro il becher contenente acqua con il termometro, che indicava la temperatura di 20 °C; abbiamo acceso la pompa per il vuoto e dopo pochi minuti abbiamo osservato delle piccole bollicine (sono i gas disciolti nell'acqua che si liberano a causa della riduzione della pressione) e poi il fenomeno tumultuoso dell'ebollizione (quando la pressione dell'ambiente ha eguagliato la tensione interna del vapore). La temperatura indicata dal termometro non è variata (NdI: strano, avrebbe dovuto diminuire!). Per un'ulteriore verifica, dopo aver riequilibrato la pressione interna con la pressione esterna, abbiamo sollevato la campana e testato la temperatura dell'acqua al tatto: è risultata invariata. (by Daniela Riva, 1E) Supervisione, simulazione delle esperienze e pubblicazione: Prof. Hedy Farfara |